Beppe Fiorello racconta Riace: concluse le riprese di “Tutto il mondo è paese”

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IMG-20170708-WA0015I riflettori della Rai si accendono su una storia di accoglienza e rinascita: e, a far da catalizzatore, il carisma e la bravura di uno tra gli attori più amati dal pubblico, Beppe Fiorello. Un interprete ed una persona sensibile alle questioni sociali, come più volte dimostrato: e proprio Beppe Fiorello ha voluto fortemente portare sul piccolo schermo – anche come produttore, con la Ibla Film – la storia di Riace e del suo sindaco, Domenico Lucano. La storia di accoglienza ai migranti, che si sono inseriti in un paese che si stava spopolando ed integrati appieno in questa realtà calabrese, divenuta modello di accoglienza a livello internazionale, tanto che Lucano, lo scorso anno, è stato annoverato tra le 50 personalità più influenti del mondo dalla prestigiosa rivista Fortune.

Dunque, Fiorello impersonerà proprio il sindaco nel film per la tv “Tutto il mondo è paese”, che ha finito di girare, venerdì scorso, a Riace e che andrà in onda nel febbraio 2018 su Raiuno. Un progetto, prodotto da Picomedia insieme a Ibla Film e Rai Fiction (con il sostegno della Regione e in collaborazione con la Calabria Film Commission), che vedrà, accanto a Fiorello, un altro bravissimo attore – di cinema, teatro e tv (da “Tutti pazzi per amore” a “Di padre in figlia”) – come Corrado Fortuna e la reggina Daniela Marra, da qualche stagione protagonista di “Squadra Antimafia”. Ma altri attori della nostra regione (60 tra comparse e ruoli principali) hanno lavorato in questa serie: tra questi, il reggino Ferruccio Ferrante, interprete di film e fiction, oltre che attore impegnato da molti anni in teatro, ed il crotonese Carlo Gallo, anche componente del Teatro della Maruca, con cui porta in scena, come autore ed interprete, lo spettacolo “Bollari: memorie dallo Jonio”. A dirigere “Tutto il mondo è paese” il regista Giulio Manfredonia, che torna nella nostra provincia dopo avere girato, nel 2011, “Qualunquemente”, con Antonio Albanese. Nomi che preannunciano un’opera di qualità, su un tema importante, come sempre accade quando si parla di fiction con Beppe Fiorello: proprio lui, leggendo la notizia relativa alla classifica di Fortune, ha deciso di realizzare un film per la tv (fiction in una sola puntata) ispirato alla storia di Riace e di Lucano. E, come ha raccontato durante la conferenza stampa di fine riprese (moderata dalla giornalista Raffaella Salamina), con Lucano si è creato un rapporto molto stretto: l’attore siciliano ha dichiarato di aver visto in lui un po’ di suo padre, i valori che gli ha trasmesso. Spontaneo, simpatico e coinvolgente, Beppe Fiorello, così come appare sul piccolo schermo: e all’attore siciliano, al termine della conferenza stampa, il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria e consegnato le chiavi della città.

IMG-20170708-WA0012Quello di Fiorello è indubbiamente un progetto che può portare a far conoscere una storia positiva, un aspetto fondamentale della Calabria, secondo quella che è poi la tesi di “Sud, si gira”, ovvero del connubio stretto tra cinema, tv e territorio, anche finalizzato allo sviluppo dei territori stessi. Lo stesso Fiorello ha aggiunto che proprio in queste settimane ha scoperto altre storie bellissime della Calabria, che vuole raccontare. Il tutto in una sinergia con la Rai, che sta portando – come evidenziato anche dalla responsabile di Rai Fiction, Eleonora Andreatta – ad un’attenzione nei confronti di storie di grande rilievo sociale, che vanno raccontate. Come questa di Riace: la direttrice di Rai Fiction ha evidenziato come non conoscesse Riace e la sua storia e di averla scoperta grazie a Beppe Fiorello. Una storia, ha detto ancora l’Andreatta, che, appunto, doveva essere raccontata e che grazie a questo film per la tv diventerà nota, così come la stessa cittadina: questa regione ha location bellissime, ha inoltre sottolineato, lasciando presagire che ci siano possibilità di realizzare altre produzioni nel nostro territorio.

Dunque, la positività di una storia, il racconto di una Calabria positiva, sono aspetti su cui è stato posto l’accento anche dagli altri intervenuti, dal regista, al produttore Roberto Sessa, di Picomedia; e sono aspetti che si sposano pienamente con quelli che sono gli obiettivi della Calabria Film Commission, come quello di creare indotto (oltre ai 60 attori, sono stati anche impiegati 30 tecnici calabresi nella realizzazione della fiction): un punto di partenza importante, per uno sviluppo territoriale che passi anche dall’audiovisivo.