Fabio Mollo: dalla serie con Virginia Raffaele al progetto del nuovo film

By  |  0 Comments

Un anno molto impegnativo: così Fabio Mollo definisce una stagione cinematografica e televisiva per lui molto intensa e sicuramente ricca di grandi soddisfazioni. Il regista reggino, infatti, è reduce dal successo del suo secondo film, “Il padre d’Italia”, che sta ancora partecipando a diversi festival internazionali; ma anche da quello come regista della seconda unità di “Tutto può succedere”. E poi ha diretto anche il film per la tv di Canale 5 su Renata Fonte ed ha appena concluso le riprese della serie “Come quando fuori piove”, che vede l’esordio come protagonista, in questo genere tv, di Virginia Raffaele.

Insomma, tanti impegni e tanti successi, per Fabio Mollo, entusiasta di questi progetti e delle attestazioni di stima da parte del pubblico. A partire da “Tutto può succedere”: una fiction che è cresciuta nel tempo, nonostante una programmazione non facile, d’estate e contro i Mondiali. Al termine della stagione, che ne decretava il finale di serie, sui social si è scatenata la protesta dei fan, con tanto di petizione per chiedere la realizzazione di una quarta stagione. Un successo che ha sorpreso anche il giovane regista reggino: “Fa piacere, non so se sia accaduto per altre fiction. Sono molto contento che il pubblico abbia reagito così. Una serie unica, con temi familiari trattati con un approccio sincero, immediato, e con un cast favoloso che rende questi temi con grande sincerità e spontaneità”. Sull’ipotesi di un seguito non si sbilancia: “E’ un po’ difficile. Sapevamo che si sarebbe chiusa con la terza stagione e la storia stessa è stata pensata come una chiusura. In fondo è bello che abbia avuto un finale in crescendo. Ma non si sa mai. Certo, in caso si continuasse, si dovrebbe immaginare qualcos’altro, qualcosa di nuovo rispetto alla storia”. Un’esperienza, quella del lavoro per “Tutto può succedere”, molto importante e bella per Mollo: “Ero un po’ timoroso, arrivavo in un gruppo che lavorava insieme da due stagioni: invece, sono stato accolto benissimo; con i registi avevo lavorato come assistente all’inizio della mia carriera ed è stato bellissimo tornare a lavorare con loro. E poi sono stato accolto splendidamente anche dal cast: con alcuni avevo già lavorato in Boris, altri li incontravo per la prima volta, ma è stato davvero bello”.

Da “Tutto può succedere” a “Come quando fuori piove”, la serie di Discovery interpretata da Virginia Raffaele, che andrà in onda su Nove: “è una stagione 1, è tutto nuovo, una bellissima avventura, molto sperimentale per alcuni aspetti e con Virginia Raffaele fuoriclasse”, afferma con entusiasmo il regista. Attualmente sta ultimando la fase di montaggio, per una messa in onda che è vicinissima – nel promo in onda si parla di settembre -, pur se Mollo non si lascia sfuggire nulla in proposito. Pochi commenti, come quello relativo alla protagonista: “la cosa bella è che dopo dieci ore di set, ti rendi conto di averne passate cinque ridendo! Non si risparmia mai, instancabile, ha contagiato la troupe, formata tutta da giovanissimi: questa serie è Virginia Raffaele al cento per cento, anzi, al duecento per cento!!”.

E dopo la televisione, l’attende il cinema: il nuovo film è in fase – come la definisce – di “sviluppo avanzato, molto avanzato, diciamo di casting!”. Sarà qualcosa, afferma, “di molto nuovo, abbastanza lontano da quello che ho fatto finora, completamente imprevedibile, differente, anche come ambientazione, un mondo nuovissimo che voglio affrontare. Un progetto cui tengo molto, una sceneggiatura pensata prima dell’uscita de Il sud è niente (il lungometraggio d’esordio del regista, ndr)“. “Una storia bellissima”, dichiara Mollo, che però non aggiunge di più, se non che la produzione è targata Groenlandia, di Andrea Paris e Matteo Rovere (produttori, tra l’altro, della saga di “Smetto quando voglio”).

Grandi progetti, dunque, per uno degli autori più importanti del nostro cinema e della nostra tv, che con il suo sguardo originale sa raccontare l’oggi, non stancandosi mai di sperimentare.