Sergio Assisi gira a Napoli il suo primo film da regista
Sergio Assisi debutta alla regia: e per il suo debutto non può che scegliere Napoli, non solo come set, ma proprio come autentica protagnista del film. Fin dal titolo “A Napoli non piove mai!”
Dunque, mentre in queste settimane i telespettatori hanno avuto modo di apprezzarlo nuovamente nelle repliche di “Capri”, l’attore è sul set del film, che ha prodotto attraverso lo strumento del crowfunding.
Un film, si diceva, che vede la sua amata Napoli vera protagonista di una commedia all’insegna dell’ottimismo.
La storia è quella di Barnaba, interpretato da Assisi, che decide di andare via di casa, dopo l’ennesimo litigio col padre, che ogni giorno gli ripete di trovarsi un lavoro stabile. Ma Barnaba non può andare a casa della fidanzata, poiché proprio quel giorno ha deciso di lasciarlo accusandolo di soffrire ancora della sindrome di Peter Pan. Così comincia a bussare alla porta di tutti gli ex compagni di scuola fino a quando arriva alla porta di Jacopo, il quale invece soffre della sindrome dell’abbandono perché è stato lasciato sull’altare. Intanto, a Milano, Sonia ha appena discusso la tesi di dottorato e il suo professore le propone un lavoro come restauratrice in una piccola chiesa di Napoli. Sonia decide di accettare il lavoro e di partire per Napoli, nonostante soffra della sindrome di Stendhal che la fa svenire ogni volta si trovi di fronte a un capolavoro. L’incontro tra Barnaba, Sonia e Jacopo porterà questi tre personaggi a superare le rispettive “sindromi” e affrontare la vita con ottimismo e positività, come se ci fosse sempre il sole, convinti che tanto a Napoli non piove mai.
Dalla trama, le premesse per una commedia all’insegna del divertimento e dell’ironia sembrano esserci tutte.
Nel cast, al fianco di Assisi, anche la lanciatissima Valentina Corti, reduce dal successo di “Un medico in famiglia”, ed altri noti attori, tra cui Gaetano Amato, Lucio Caizzi e Luigi di Fiore (gli ultimi due hanno già lavorato con Assisi in altre produzioni, il primo in “Capri”, il secondo ne “Il Commissario Nardone).